martedì 31 marzo 2009

Andreotti..Blockimage!


La mia domanda è...siamo animali? Dementi? Cosa?
Davanti a tutta la popolazione italiana...che motivo c'è di PRENDERSI GIOCO DELLA NOSTRA INTELLIGENZA dicendo:

CHIARAMENTE CI ERAVAMO DIMENTICATI DELLA PUBBLICITA' ??????

"Non ha avuto modo di salutare pero' voleva salutare...

ECCOLO IL SENATORE????????????????"

Cioè voleva o non voleva? se n'è andato ma poi spunta???

Non si può semplicemente dire il senatore ha avuto un malore? Oppure era un segreto di stato?

Bah!!!

domenica 29 marzo 2009

ART.01 - Termovalorizzatore ovvero eutanasia legale (e nessuno lo sa!)


Già solo la parola..da da pensare a qualcosa di positivo.
La lingua italiana è davvero bella per questo motivo. Riesce a dare un'immagine a volte molto distante da quella reale. Riesce a nascondere la vera natura di una cosa stessa semplicemente chiamandola con una parola strana..diversa..inusuale.
Infatti...termovalorizzatore..sembrerebbe dare l'idea di un qualcosa che valorizza. Che termo "valorizza"..eccheèèè...WOW.
Beh aihmè termovalorizzatore non è altro che un modo "comodo" e diverso di chiamare invece un INCENERITORE. Ovviamente quest'ultima assai più tenebrosa e assai piena di negatività.
Eh si. Se ne parla come se fosse la svolta nazionale! Come fosse la soluzione tanto attesa e che finalmente è arrivata. E invece molti..forse quasi tutti non hanno neanche idea di cosa si nasconda dietro questa macchina infernale.

Come da Wikipedia..per intenderci intanto diciamo semplicemente che gli inceneritori sono impianti principalmente utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti mediante un processo di combustione ad alta temperatura (incenerimento) che dà come prodotti finali un effluente gassoso, ceneri e polveri. Negli impianti più moderni, il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica o come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento). Questi impianti con tecnologie per il recupero vengono indicati col nome di inceneritori con recupero energetico, o più comunemente termovalorizzatori.

Alcune piccole conseguenze:

Le ceneri volanti e le polveri intercettate dall'impianto di depurazione dei fumi sono rifiuti speciali altamente tossici (in quanto concentrano molti degli inquinanti più nocivi).

Le scorie pesanti, formate dal rifiuto incombusto – acciaio, alluminio, vetro e altri materiali ferrosi, inerti o altro –, sono raccolte sotto le griglie di combustione e possono poi essere divise a seconda delle dimensioni e quindi riciclate se non troppo contaminate. (Dunque ancora e altri rifiuti!!)

Le scorie sono generalmente smaltite in discarica e costituiscono una grossa voce di spesa. (In discarica??? E io che pensavo ce ne fossimo liberati!)


Il nostro comportamento fino ad oggi:

A Brescia, in prossimità della città, c'è uno dei termovalorizzatori più grandi d'Europa, che è stato coinvolto in due violazioni di direttive europee, delle quali una a livello nazionale riguardante il CIP 6, sfociate anche in una condanna da parte dell'Unione Europea.

A Colleferro è stato posto sotto sequestro l'impianto (13 arresti), mentre l'impianto di Brindisi è stato chiuso in seguito ad un filone che vedeva oggetto di inchiesta la manomissione dei sistemi di controllo delle emissioni. Per lo stesso motivo è stato fermato l'inceneritore del Pollino (o di Falascaia) a Pietrasanta.

Fra febbraio e giugno del 2007, l'inceneritore di Trieste è stato posto sotto sequestro per il superamento dei limiti di legge riguardanti le emissioni di diossine, superiori anche di 10 volte il limite autorizzato.

Nel gennaio 2008 l'inceneritore di Terni (ristrutturato nel 1998) è stato posto sotto sequestro in quanto i gestori (la società ASM), avrebbero nascosto emissioni gassose e nelle acque di scarico pesantemente fuori norma con alte concentrazioni di mercurio, cadmio, diossine, acido cloridrico. Sarebbero inoltre stati bruciati in più occasioni persino rifiuti radioattivi di origine ospedaliera e non solo.


Queste sono le premesse. Sono abbastanza per un quadro completo? Forse ancora no!

Studi epidemiologici, anche recentissimi, condotti in paesi sviluppati e basati su campioni di popolazione esposta molto vasti, evidenziano una correlazione tra patologie tumorali (sarcoma) e l'esposizione a diossine derivanti da inceneritori e attività industriali. (Chi fra il 1960 e il 1996 ha vissuto a lungo vicino a inceneritori e altre fonti industriali di diossina nella provincia di Venezia ha avuto una probabilità 3,3 volte il normale di contrarre un sarcoma!!)

L'analisi, accurata pur se limitata solo ad alcune popolazioni, evidenzia inequivocabilmente aumenti statisticamente significativi di patologie tumorali, ad esempio nelle donne residenti in zona da almeno cinque anni.

Passando a problemi di ordine maggiore, si sono rilevati aggregati di aumento di mortalità per linfoma non Hodgkin; altri studi, nonostante difficoltà relative all'analisi dei dati, aggiungono risultati significativi sull'incidenza di tumore polmonare, linfoma non Hodgkin, sarcomi ai tessuti molli, tumori pediatrici, malformazioni neonatali. Diversi studi europei rivelano, sempre nell'ambito delle patologie tumorali, correlazioni con la presenza di inceneritori, in coerenza con analoghi studi precedenti.


Ma davvero tutto questo è legale?? Davvero nessuno vede cosa sta succedendo?? La legge dov'è?

I limiti di concentrazione degli inquinanti imposti dalla normativa sono riferiti al metro cubo di fumi e non all'emissione totale. Pertanto, bruciando più rifiuti si ottengono più fumi e quindi più emissioni inquinanti, ma si rimane sempre nei parametri di legge. Detto in altri termini, i limiti sono relativi alla concentrazione dell'inquinante all'emissione, ma non al flusso di massa: quindi si occupano della qualità dell'emissione, per incentivare l'adozione delle migliori tecnologie disponibili, ma non della quantità delle emissioni cioè dell'impatto complessivo sull'ambiente. Per tale motivo, le norme non garantiscono necessariamente un valore di concentrazione degli inquinanti "sicuro" in base a studi medici ed epidemiologici sull'effetto degli inquinanti, ma si riferiscono ai valori che è possibile ottenere tecnicamente con gli impianti migliori.

In Italia la gestione dei rifiuti è più problematica e va differenziandosi da regione a regione. L'infiltrazione della criminalità e traffici illeciti come la cattiva gestione della cosa pubblica rende difficile la gestione del problema rifiuti in alcune regioni meno "virtuose". Gli interessi sono tali da aver impedito qualunque soluzione diversa dalle discariche mal gestite e poco controllate: quindi sia la raccolta differenziata che il ripiego sugli inceneritori sono a tutt'oggi a livelli marginali e la stessa realizzazione di discariche a norma ha presentato problemi.


Ricapitolando. I rifiuti sono SOLDI. Un nuovo metodo per fare SOLDI. Un nuovo modo per riciclare non la spazzatura. Ma i SOLDI della criminalità. E non solo. Chi ci va di mezzo siamo solo NOI. E la nostra per qualcuno insignificante salute.
E per giunta indovinate chi paga la spazzatura?
Alla fine dei conti ci paghiamo da soli la nostra morte.
Riflettiamo.